Project Description
Storia e curiosità
Originario di Cina e Giappone, il ravanello fu utilizzato nel Mediterraneo già in antichità (“importato” dai mercanti arabi). E tra l’altro era ritenuto al tempo anche utile per favorire il sonno.
Aspetti nutrizionali
Con il suo contenuto calorico molto basso, il ravanello è spesso consigliato per particolari diete alimentari.
Tra l’altro anche le sue doti depurative e diuretiche oltre che la ricchezza di fibre e di vitamine del gruppo B e C lo rendono un ortaggio nutriente e a tutto tondo (ha!).
Vitamina C (15 mg per 100 g)
Calorie (16 cal per 100 g)
Varietà
I ravanelli possono essere di forma allungata oppure tondi, in genere di colore rosso cui a volte si aggiungono strisce di bianco.
Tra le varietà più diffuse in Italia ci sono:
– Cherry Belle e Saxa, tondi e rossi,
– Candele di ghiaccio (lunghi e bianchi) e candele di fuoco (stesse dimensioni ma rossi).
In cucina
La parte della pianta utilizzata in cucina è la radice. Il consiglio è di scegliere quelli di dimensioni più piccole, più saporiti rispetto ai grandi che si rivelano in genere meno gustosi.
Pur relegati in genere ad arricchire insalate e pinzimonio con il loro particolare sapore e la loro croccantezza, possiamo pensare con fantasia di utilizzarli come funzionale accompagnamento per piatti di pesce e di carne.
In orto
Le piccole dimensioni, il ciclo biologico piuttosto breve (ca 2-3 mesi dalla semina) e la buona adattabilità a terreni e ambienti diversi permettono al ravanello di essere molto diffuso e coltivabile in diverse situazioni, anche in un piccolo orto domestico sul balcone.
In genere, la semina avviene nel periodo tra febbraio e luglio (nei primi due mesi necessariamente in un luogo protetto, poi anche all’aperto) ma può prolungarsi – con le dovute protezioni – a quasi tutti i mesi dell’anno (il ravanello teme solo le temperature molto elevate).